I dadi sono elementi di fissaggio con un foro filettato. Generalmente utilizzati insieme alle viti, con cui condividono la stessa tipologia di filettatura e passo, servono a creare una connessione che tiene unito il materiale su cui sono applicati.
Proprio come per viti e bulloni, in commercio esistono svariate tipologie di dadi, dalle forme, materiali e dimensioni più disparati. Tra i più diffusi si trovano:
Figura 6. Dado cilindrico con filettatura trapezoidale
Dadi a maniglia
Figura 7. Dado a maniglia
Dadi distanziali
Figura 8. Dado distanziale esagonale
Dadi ad alette
Figura 9. Dado ad alette
Dadi ciechi
Figura 10. Dado cieco
A quest’ultima tipologia, data la grande varietà di usi, abbiamo deciso di dedicare un approfondimento per aiutare l’utente a scegliere l’elemento più adatto alle sue esigenze e applicazioni finali.
Cosa sono i dadi ciechi?
Un dado cieco è un elemento caratterizzato da un foro non passante, avente una delle due estremità cieca (caratteristica da cui ne deriva la denominazione). Una delle versioni di questo articolo, è prodotta con una calotta – parte semisferica – presente appunto all’estremità.
Figura 11. Dado cieco con calotta sferica
Un dado cieco viene, prevalentemente, utilizzato per serrare la parte di filettatura sporgente di una vite o una barra, quindi come soluzione estetica. Generalmente, tale particolare elemento, viene applicato dove risulta necessaria una connessione filettata affidabile.
L’affidabilità è dettata dalla selezione dell’elemento di dimensioni e materiali corretti, in riferimento alla normativa DIN 1587.
L’elemento può essere fornito in:
Acciaio al carbonio
Acciaio zincato
Ottone, bronzo e alluminio,
Plastica
Acciaio inossidabile.
Una delle migliori prestazioni è fornita dai dadi ciechi inox, materiale di ottima qualità ed in grado di supportare la corrosione e di durare nel tempo.
Questi prodotti vengono utilizzati per diverse realizzazioni, dalle attrezzature meccaniche alle apparecchiature elettroniche, ma si tratta di un mercato che vive una continua espansione in relazione alle applicazioni.
Diversi dadi ciechi per diverse applicazioni
Come accennato nel paragrafo precedente, i dadi ciechi possono trovare impiego in diversi campi:
Industria meccanica;
Strumentazione;
Fabbricazione di mobili;
Industria alimentare;
Design ecc.
Anche in questo caso, in relazione all’utilizzo finale, è possibile scegliere tra diversi prodotti:
Di solito, l’applicazione di un dado cieco non richiede l’uso di una rondella, tranne nei casi in cui la connessione deve essere forte e quindi il dado, associato alla rondella, fungerà da controdado.
Fattore da prendere in considerazione per una corretta scelta è, inoltre, il passo della filettatura che può essere grosso o fine.
Dimensioni dei dadi ciechi
I dadi ciechi hanno diverse dimensioni. Tra le misure più utilizzate e commerciali troviamo, ad esempio, i diametri M8, M10 ed M12, aventi rispettivamente dimensioni di 8, 10 e 12 millimetri.
In generale, ogni normativa prevede diversi range di diametri in cui i dadi possono essere prodotti:
DIN 917 Dado cieco forma bassa acciaio zincato - diametri fornibili da M4 a M36;
DIN 917 Dado cieco forma bassa inox A2 - diametri fornibili da M4 a M30;
DIN 917 Dado cieco forma bassa ottone - diametri fornibili da M4 a M20;
DIN 986 Dado autobloccante cieco con calotta in nylon acciaio zincato - diametri fornibili da M4 a M16;
DIN 986 Dado autobloccante cieco con calotta in nylon inox A2 - diametri fornibili da M4 a M16;
DIN 1587 Dado esagonale cieco con calotta sferica in acciaio zincato - diametri fornibili da M3 a M30;
DIN 1587 Dado esagonale cieco con calotta sferica in inox A2 - diametri fornibili da M4 a M30;
DIN 1587 Dado esagonale cieco con calotta sferica in inox A4 - diametri fornibili da M4 a M27;
DIN 1587 Dado esagonale cieco con calotta sferica in ottone - diametri fornibili da M3 a M24;
DIN 1587 Dado esagonale cieco con calotta sferica in ottone nichelato - diametri fornibili da M3 a M12;
DIN 1587 Dado esagonale cieco con calotta sferica in plastica - diametri fornibili da M3 a M16.
Dunque, in relazione a utilizzi ed esigenze, è possibile selezionare l’elemento più adeguato per ogni destinazione finale.
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